Il giusto coltello per ogni taglio

24 set 2016

Un vero e proprio banco di prova per chef e aspiranti tali: coltello alla mano non si può sfuggire al saggio di maestria del taglio; carne, pesce o verdura, con la giusta lama nulla può spaventare e ogni difficoltà diviene un’opportunità per stupire.

  

Diversi materiali e metodi di forgiatura per quello che è l’utensile da cucina talmente importante da non poter essere chiamato semplicemente “accessorio”; nonostante numerose varianti di produzione e origine possiamo trovare caratteristiche comuni in tutti i coltelli:

-punta: può essere rivolta verso l’alto, il basso o essere leggermente inclinata; punte dall’angolo molto acuto possono distinguere i coltelli per disossare, un massimo di 90 gradi può caratterizzare invece la forma delle tipiche mannaie.

-lama: con filo semplice, incurvato o seghettato può essere la vera caratteristica che determina la qualità dell’intero coltello. La tipologia di lama differenzia il taglio, consentendo a forme uniche di sfilettare, affettare o tritare. Per mantenere una lama perfettamente efficiente è possibile ricorrere ad affilatori e acciaini che, in pochi passaggi, ripristinano un filo perfetto.

-dorso: la parte opposta al filo, determina l’angolazione della lama e conferisce robustezza o flessibilità all’intero coltello.

-manico: la parte del coltello che può presentare in assoluto più variazioni: Materiale, forma, rivettature e impugnatura sono tutte caratteristiche che permettono di imprimere forza al taglio, garantire sicurezza e comodità nella presa durante ogni tipo di operazione.

Questa suddivisione in parti può essere applicata alla stragrande maggioranza dei coltelli, ma ci sono alcune peculiarità uniche derivanti da storia, tradizioni e utilizzo che hanno reso alcuni modelli del tutto unici.

Scoprite l’origine che si cela dietro alcuni dei vostri utensili, potrete stringere nelle vostre mani il frutto di millenni di evoluzione e lavorazione.