Maschio o femmina, dolce o amaro, bianco e verde, ci sono numerosi modi per suddividere e gustare quello che molto spesso viene ritenuto un ortaggio da consumare solo al forno o in insalata: il finocchio.
Origini molto antiche fanno del finocchio un ingrediente basilare nella cucina romana e greca, grazie a questa tradizione culinaria abbiamo potuto sfruttare ogni parte del finocchio, dai semi ai ciuffi verdi.
Non molti conoscono la differenza tra finocchio maschio e femmina, il primo è di forma più schiacciata e più largo, il secondo, invece, è allungato e più sottile.
Il finocchio maschio è ideale da consumare crudo, in insalata esprime il meglio delle proprietà organolettiche; la variante femminile è invece più indicata per una cottura al forno.
Curiosità: “infinocchiare”, sinonimo di truffare, deriva proprio da finocchio, era infatti usanza in alcune trattorie servire alimenti a base di semi di finocchio, in modo che il sapore forte coprisse l’acidità del vino di bassa qualità.
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